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venerdì 23 novembre 2012

“Estetista” abusiva scovata dalla Guardia di Finanza di Treviso, oltre 300 mila euro il suo giro d’affari



“Estetista” abusiva scovata dalla Guardia di Finanza di Treviso, oltre 300 mila euro il suo giro d’affari


Sono bastati tre mesi di indagine ed appostamenti della Guardia di Finanza di Treviso, per portare alla luce un giro di affari di oltre 300 mila euro, ottenuto grazie a cerette e trattamenti al viso, eseguiti da una 40enne che si offriva come estetista, ma senza diploma e a prezzi superstracciati perché totalmente in nero.
Ad attirare l’attenzione dei finanzieri della Brigata di Vittorio Veneto, era stato il continuo via vai di donne che frequentavano l’abitazione di questa quarantenne e le voci su quel “posto” dove si poteva andare e spendere meno ( proprio in virtù del fatto di lavorare in nero, la donna, riusciva ovviamente a fare prezzi migliori dei centri estetici regolari).
La donna, ex impiegata, sposata e con due figli, risultava disoccupata e completamente sconosciuta al fisco, ma il fatto che conducesse un tenore di vita troppo alto, fatto di frequenti viaggi all’estero con la famiglia ed il possesso di un cavallo al maneggio hanno insospettito ulteriormente le Fiamme Gialle.
Nell’agosto scorso è così scattata l’indagine, con appostamenti vicino alla villetta e riprese video che hanno dimostrato il continuo via vai di oltre una cinquantina di donne che abitualmente visitavano l’abitazione. Una volta appurata l’esistenza del centro estetico, sono state rintracciate quasi tutte le clienti, le quali, fornendo precisi particolari (tariffario, tempo d’attesa, modalità di prenotazione e pagamento)hanno fatto si che i sospetti iniziali delle Fiamme Gialle si trasformassero in certezze.
Il blitz è scattato nel mese di ottobre. I finanzieri, sono andati a perquisire la casa della donna. Una stanza della villetta era stata trasformata in un vero e proprio centro estetico: c’era tutto il necessario! Nascondere che lì si effettuassero servizi estetici è stato inutile per l’ “estetista”, dato che al momento del controllo della Finanza era in corso proprio una ceretta ad una cliente. La donna, inoltre, non risulta neanche essere diplomata. Le Fiamme Gialle, con i dati raccolti, hanno stimato un giro d’affari dell’ “estetista” abusiva, di circa 300mila euro negli ultimi cinque anni. Una somma sulla quale l’agenzia delle entrate calcolerà ora le sanzioni amministrative che dovrà sostenere e che non saranno inferiori ai 60 mila euro.
Tre mesi!! sono bastati solo tre mesi e la capacità di fare le indagini, da parte della Guardia di Finanza, per bloccare quello che da anni cerchiamo di far capire alle autorità: il lavoro abusivo, il lavoro sommerso, il NERO.
Il NERO! quello che tutti i giorni la Guardia di Finanza viene a cercare nei nostri istituti, quello che invece è fuori dai nostri istituti, è tutto intorno ai nostri istituti, prolifica, ci circonda e ci sovrasta.
Ricordiamolo, ancora una volta, che di lavoratori abusivi ed evasori totali, solo nel settore dell’estetica, se ne contano oltre 100mila, tra pseudo estetiste, pseudo onicotecniche, pseudo massaggiatrici, pseudo parrucchieri.
In Italia, solo in questo comparto si evadono oltre 10 miliardi di euro.  Se solo le istituzioni ascoltassero di più le soluzioni che Confestetica ha proposto da anni, avrebbe più soldi in cassa, e libererebbe questo paese da un abusivismo dannoso non solo per l’economia ma anche per la salute dei cittadini. Ce ne sono di soldi da recuperare in giro per sistemare i conti pubblici, basta solo andarli a raccogliere!
Confestetica, ha denunciato alle Autorità oltre 600 estetisti abusivi!
Seicento sono i nominativi che ci avete inviato tutti voi, attraverso lo Sportello di Denuncia in forma anonima istituito da Confestetica e che trovate proprio sullo stesso portale all’indirizzo www.estetistiabusivi.it 
Continuate a denunciare, perché abbiamo tanto lavoro da fare!
Grazie a tutti voi


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