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domenica 13 maggio 2012


Trattamento bellezza viso - 30 - 40 anni

Gli inestetismi di questa fascia di età e i rimedi in cabina

La pelle è un patrimonio prezioso e come tale deve essere mantenuta perfetta attraverso una dieta sana, sufficienti ore di sonno, regolare esercizio fisico e un regime di bellezza completo. Ad ogni età la nostra pelle assume un aspetto diverso, cambia con noi e di conseguenza invecchia con noi. Ecco allora che anche i bisogni cambiano e l’impresa ardua è quella di trovare i prodotti adatti in ogni momento. Molte volte vi sarete trovate di fronte Clienti desiderose di cancellare le prime rughette dal contorno occhi, le macchie provocate dall’età, ecc…e altrettante volte avrete cercato di dar loro i consigli migliori mettendo in gioco tutta la vostra professionalità e bravura. Noi cercheremo di analizzare la pelle in due momenti clou per quanto riguarda l’invecchiamento, partendo dai primi segni che si possono riscontrare intorno ai trent’anni per poi arrivare ai cinquanta. In questo numero prenderemo in considerazione i dieci anni che vanno dai 30 ai 40 anni.
Innanzi tutto, però, è utile dire che l’invecchiamento può essere considerato come l’evoluzione della struttura dei tessuti, attraverso i cambiamenti che avvengono dal periodo embrionale e continuano sino alla tarda età. Niente di cui preoccuparsi, quindi.

A partire dall'età di 30 anni, la pelle perde man mano la sua capacità di trattenere acqua e la sua elasticità: le rughe ne sono l'evidenziazione.

L'invecchiamento biologico è il principale responsabile dei processi degenerativi tissutali; la formazione delle prime rughe prende origine dai continui e involontari movimenti che quotidianamente il nostro viso compie, attraverso la contrazione e la distensione dei muscoli sottostanti (rughe d'espressione). Poichè il derma perde con il tempo la sua capacità elastica di decontrazione, si forma la ruga. Questo primo stadio di invecchiamento cutaneo, definito mioinvecchiamento, si localizza generalmente sulla fronte, ai lati della bocca (rughe naso-geniene) e fra le sopraciglia. A volte inizia anche prima dei trent'anni. Successivamente, con il passare del tempo, anche il rinnovamento cellulare rallenta e si manifesta in superficie con pelle opaca e spenta, rilievo cutaneo non uniforme e comparsa di piccole rughe. Nel frattempo il film idro-lipidico, la principale barriera protettiva della pelle, si assottiglia e ciò determina secchezza e disidratazione; diminuisce la produzione di elastina e collagene che comporta una perdita di elasticità e compattezza cutanea. Fattori ambientali esterni (raggi UV, inquinamento, smog, stress, alimentazione) muovono i radicali liberi che attivano gli enzimi contribuendo alla distruzione dei componenti principali del derma (elastina, collagene, acido ialuronico) peggiorando ulteriormente la situazione.

Quindi si iniziano a notare le prime avvisaglie del processo di deterioramento della cute, la pelle non ha più la freschezza dell’infanzia e dell’adolescenza. L’idratazione dello strato corneo dell’epidermide, inoltre, diminuisce, così come il rinnovarsi delle cellule e lo spessore del derma. I primi segni di disidratazione superficiale e le prime rughe compaiono insieme ad una minore elasticità della pelle ed è proprio in questo periodo che è bene iniziare ad utilizzare trattamenti soprattutto di prevenzione. Con il passare degli anni, poi, andando verso i 40 la pelle può presentare un brusco calo di vitalità e l’invecchiamento è sempre più evidente. Il viso si presenta decisamente più opaco, meno elastico e le rughe diventano più visibili. Oltre ad una corretta condotta di vita, in questi anni, diventano indispensabili trattamenti curativi e protettivi specifici per la pelle. In questo decennio di vita della pelle, è utile ricordare, inoltre, che i problemi di pigmentazione sono nella norma perché la pelle inizia a produrre meno melanina. Intorno agli occhi, alle labbra, sulle guance e sulla fronte possono comparire macchie marroni note come cloasma o melasma dovute a gravidanza, in seguito a cambiamenti ormonali, esposizioni al sole o assunzione della pillola. 
Poichè l'invecchiamento è un processo geneticamente determinato, non può essere arrestato e qualsiasi intervento si metta in atto avrà solamente effetti limitati. I fenomeni che causano l'invecchiamento della pelle sono irreversibili esattamente come le conseguenze che essi determinano sui tessuti; tutto ciò fa parte del normale processo evolutivo della vita. Molto si può fare, però, per cercare di rallentare questo processo: i segni del tempo si possono combattere innanzitutto conducendo una vita sana ed equilibrata, sia per quanto riguarda l'alimentazione che le abitudini (es. non fumare, fare sport, esporsi al sole con moderazione). Per conservare il più a lungo possibile una pelle liscia e luminosa la miglior cura è indiscutibilmente la prevenzione, attraverso cui è possibile ritardare il più possibile la comparsa delle rughe intervenendo con azioni che mirano a mantenere l’elasticità e l’idratazione cutanea. Ottimi consigli da dare alle vostre clienti potrebbero essere questi:



  • pulire costantemente la pelle mattina e sera con prodotti specifici ed idonei per la propria tipologia cutanea;
  • mantenere la pelle sempre ed opportunamente idratata utilizzando sempre prodotti cosmetici di ottima qualità;
  • limitare le esposizioni al sole oppure alle lampade abbronzanti e quando ci si espone avere cura di farlo con gradualità proteggendo la cute con prodotti specifici contenenti filtri protettivi (anche quando la pelle è già abbronzata);
  • fare respirare la pelle il più possibile evitando il fumo di sigaretta sia attivo che passivo.
Nel vostro centro, invece, potrete proporre…:
-         trattamenti con prodotti cosmetici che contengono alfa-idrossiacidi (acido lattico, acido gli colico, ecc… ) o loro derivati come l'ammonio lattato. L'acido lattico, un idrossiacido, a concentrazione tra il 10 e il 14%, svolge un'azione simile a quella dell'acido retinoico, assottigliando lo strato corneo e idratando le restanti cellule. Lo strato corneo diviene così più malleabile, duttile, e le pieghe cutanee divengono meno evidenti. L'inconveniente maggiore dell'acido lattico, o di altri idrossiacidi, consiste nel fatto che può provocare bruciore al volto;

-         trattamenti all’acido retinico: ormai riconosciuto per il suo effetto antirughe e antifotodanneggiamento. Nel trattamento topico con acido retinico la riduzione delle rughe è solo uno dei risultati ottenibili, infatti si assiste anche alla scomparsa o riduzione delle macchie cutanee, delle cheratosi solari,ecc… La cute assume globalmente un aspetto più giovane, anche non considerando la riduzione delle rughe. Il trattamento con acido retinico, però, produce modificazioni soltanto sulle rughe d'espressione e di tessitura cutanea (riduzione d'ampiezza e profondità delle linee), ma non sulle altre;

-         trattamenti con sostanze riempitive: i cosiddetti "filler", cioè sostanze riempitive che vengono posizionate nel derma lungo il decorso della ruga, in particolare quelle di espressione, che non risentono dei comuni trattamenti cosmetici. Tra le sostanze riempitive più comunemente usate troviamo il collagene di origine animale, sostanze di origine chimica come l'acido ialuronico, varie associazioni degli stessi con metacrilati, ecc. La caratteristica di queste sostanze è quella di venire riassorbite in un tempo variabile da 3 mesi ad 1 anno;

-         massaggi al volto con creme antirughe: se eseguiti costantemente renderanno il viso più tonico, disteso, dai contorni più definiti.

Poi ci sono anche altri trattamenti efficaci nella correzione dei segni di invecchiamento che, però, possono essere eseguiti solo sotto stretto controllo medico e possono prevedere l’utilizzazione di:




  • tecniche di peeling che mirano ad eliminare gli inestetismi attraverso la rigenerazione cutanea, ottenuta applicando sulla pelle sostanze chimiche che producono una leggerissima ustione e, quindi, una rimozione degli strati cutanei più superficiali ed il livellamento delle irregolarità cutanee;
  • laserterapia o skin resurfacing;
  • infiltrazioni di tossina botulinica che causando la paralisi temporanea dei muscoli di espressione del volto inducono una distensione dei solchi cutanei. 
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