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mercoledì 23 maggio 2012



Cellulite, le cause


Le cause
Con la bella stagione che si avvicina si sente parlare sempre di più di cellulite e di come ridurre gli inestetismi ad essa collegati. Più di una volta ci sarà capitato di provare invidia per quelle nostre amiche che, anche senza attività fisica e la giusta alimentazione, non presentano nemmeno un filo di cellulite o non hanno problemi di pelle a buccia d’arancia.
Ma vi siete mai chieste il perché? Perché alcune persone sono più soggette alla cellulite di altre?
Per rispondere a questa domanda non resta che analizzare le cause o i fattori che determinano l’insorgenza di tale patologia, per capire più a fondo il fenomeno e per evitare di adottare atteggiamenti sbagliati in tal senso.
Abbiamo già visto in un precedente articolo che la cellulite, nota anche scientificamente come panniculopatia edemato fibro sclerotica (P.E.F.S.), è legata ad un problema di microcircolazione sanguigna all’interno dello strato di grassi (o pannicolo adiposo) presente al di sotto della nostra pelle. Ciò si innesca o tende ad aggravarsi quando una parte delle molecole di grasso tendono a rompersi. Perché accade questo o, per meglio dire, quali sono le cause che fanno sì che si inneschi questo fenomeno?

Cellulite, le riserve di grasso
I fattori che causano la cellulite sono sempre diversi e, nella maggior parte dei casi, si sommano ed interagiscono tra di loro. Ad ogni modo è possibile dividerli in tre grandi categorie:
  • Fattori primari,
  • Fattori secondari,
  • Fattori aggravanti.
I fattori primari rappresentano quelle cause che non possono essere eliminate o modificate. Si tratta, infatti, per lo più, di fattori ereditari o legati alla razza e al sesso di appartenenza che, ahimé, contano molto e che non possono essere cancellati dal nostro bagaglio cromosomico. Più in particolare, le donne sono più colpite degli uomini perché presentano, in base alla configurazione del proprio corpo, una maggiore percentuale di grasso (25% circa contro il 12% degli uomini) e, al contempo, subiscono una maggiore azione da parte degli ormoni femminili. Anche la razza è determinante: sappiamo, infatti, che le donne di razza bianca sono più soggette delle altre alla cellulite, e quelle della tipologia mediterranea ancora di più. Da questa prima analisi risulta, quindi, che noi italiane siamo davvero tra le più soggette a questa patologia, purtroppo. A queste cause, poi, si sommano anche fattori di ereditarietà da parte di vostra madre o vostra nonna, ad esempio.
Nel caso dei fattori secondari ci stiamo riferendo a cause temporali, la cui azione si acuisce in un determinato momento ma poi scompare al passare di quel momento temporale. Un classico esempio può essere quello del ciclo femminile, in cui nella fase pre-mestruale si soffre molto di più di ritenzione idrica e di cattiva circolazione. Stesso discorso vale per il periodo dell’adolescenza e, soprattutto, per quello della menopausa, in cui proprio la mancanza di ormoni femminili porta tendenzialmente ad una diminuzione della cellulite.

I fattori aggravanti
I fattori aggravanti, anche detti cofattori, infine, possono sommarsi alle cause primarie e secondarie ma, fortunatamente, possono anche essere ridotte o eliminate grazie ad un corretto approccio ed un più sano stile di vita. L’insorgere della cellulite può essere favorito, infatti, dalla sedentarietà o mancanza di attività fisica, da una dieta ipercalorica ricca di grassi e povera di fibre, dalla introduzione giornaliera di pochi liquidi (meno di 1,5 litri al giorno), ma anche da stipsi o irregolarità intestinale, stress, alterazioni ormonali, una postura sbagliata con gambe accavallate troppo a lungo, problemi di circolazione determinate anche dal portare troppo spesso tacchi troppo alti, e così via.
È evidente dunque che non basta una semplice seduta in un centro estetico o una semplice crema a ridurre il problema: la vera via risolutiva sta nel cercare quanto più possibile di eliminare, o quanto meno ridurre i fattori aggravanti, conseguenza del nostro stile di vita.


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