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martedì 27 marzo 2012



Chirurgia plastica orecchie
Le orecchie invecchiano tanto quanto il viso e il collo, e, come qualsiasi altra parte del corpo, anche i lobi delle orecchie subiscono i segni dell’inesorabile scorrere del tempo. Chi vuole ottenere un aspetto più giovane deve pensare alle possibili soluzioni indicate per questa particolare parte del corpo. I lobi, infatti, cedono alla gravità, ma soprattutto gli orecchini pesanti, portati per anni, provocano quasi uno strappo del lobo che si abbassa a causa del peso eccessivo. Inoltre, invecchiando, come per tutto il resto del corpo, c’è una perdita di volume e di tono nel lobo, mentre al contrario la dimensione dell’orecchio tendono ad aumentare.
Perciò la chirurgia plastica si sta concentrando su una nuova tendenza: rifarsi le orecchie. Perché se la gravità prende il suo pedaggio dalle nostre orecchie, la loro riduzione è un intervento semplice, che va a riposizionare il lobo, dandogli migliori proporzioni. Sempre più popolare negli Regno Unito, la ricostruzione del lobo si sta diffondendo anche in altri stati. Perciò la British Association Of Aesthetic Plastic Surgery ha presentato alcune soluzioni applicative per ringiovanire l’orecchio.
I metodi meno invasivi si servono dei principi della radiofrequenza o del filler per ridonare volume ai lobi svuotati dall’invecchiamento e sono procedure rapide e indolori. Altrimenti si può procedere con un vero e proprio lifting: quindi con una piccola incisione, dove l’orecchio si attacca al viso, viene rimossa una piccola quantità di tessuto. La cicatrice una volta rimarginata resta praticamente invisibile. Quest’ultima è una soluzione pressoché definitiva mentre i filler sono meno invasivi e dai costi comunque inferiori, ma temporanei.
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