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mercoledì 14 marzo 2012


Carabiniere infiltrato si finge cliente in un centro estetico. Amara
sorpresa per le prostitute che ci lavoravano 


Si e’ conclusa con l’intervento dei Carabinieri l’attività di prostituzione che da mesi avveniva presso il centro estetico “Il Tocco Del Piacere” di via Trieste a Villafranca di Verona.
Il blitz da parte di una decina di militari della locale compagnia e’ avvenuto nel primissimo pomeriggio di venerdì, quando una delle ragazze presenti, in procinto di iniziare una prestazione sessuale con un signore appena ricevuto, e’ stata bloccata dallo stesso cliente, scoprendo con suo grande stupore che quel signore era in realta’ un carabiniere infiltrato. Dopo essersi qualificato con la donna, ha bloccato le vie di fuga dei locali, consentendo agli altri militari di fare irruzione.
L’immediata perquisizione degli ambienti ha portato al rinvenimento di materiale, come agendine con gli incontri programmati, numerose schede sim verosimilmente utilizzate per gli appuntamenti, tariffari e preservativi.
L’attività dei Carabinieri era stata comunque preceduta, nei mesi precedenti, da una serie di appostamenti effettuati dai militari della locale stazione e del nucleo operativo che avevano portato a ricostruire il notevole “via vai” attorno al centro estetico con tanto di identificazione di numerosi clienti; tra questi, praticamente quasi tutti uomini, gente del posto ma anche venuti dai comuni vicini, alcuni effettivamente giunti per ottenere dei massaggi, molti altri più’ interessati a prestazioni “extra”, più intime; e, nell’ambito di quest’ultima categoria di avventori, qualcuno, dietro garanzia di anonimato, aveva ammesso ai Carabinieri di aver pagato per ottenere delle prestazioni sessuali.

E’ infine emerso che le tariffe erano le seguenti: alla cassa si pagava, con tanto di ricevuta fiscale, il massaggio ufficiale (media di 90 euro); direttamente alle ragazze, in anticipo, la prestazione sessuale il cui costo variava dalla tipologia di richiesta, ma che comunque oscillava tra 100 e 200 euro. Chi procacciava clienti e sponsorizzava l’attività di meretricio qualche “cautela” l’adottava: non vi erano particolari allusioni sul relativo sito web; nelle telefonate alla reception, durante le richieste di appuntamento, non si faceva alcun riferimento a prestazioni erotiche e i clienti più’ insistenti e interessati a quelle pratiche venivano invitati a presentarsi sul posto per “verificare di persona”; le stesse ragazze, di fronte a clienti “sospetti”, declinavano ogni richiesta oltre il normale massaggio; anche il linguaggio, all’occorrenza, diventava criptico: la prestazione sessuale era infatti chiamata “il finale”. Diversamente, per ottenere un appuntamento più’ agevolmente e velocemente finalizzato a prestazioni sessuali era necessario far parte di un circuito di “clienti” già “provati” o comunque occorreva farsi “sponsorizzare” da qualcuno degli avventori già’ noti alle ragazze.
Al centro estetico sono stati apposti i sigilli ed e’ scattato il sequestro dell’intero appartamento. La maggior parte delle ragazze coinvolte sono italiane come italiano e’ il responsabile del centro, denunciato per favoreggiamento della prostituzione. Sono in corso indagini per appurare ulteriori responsabilita’ e complicita’: dagli accertamenti e’ infatti emerso che alcune dipendenti, inizialmente ignare dell’attivita’ di meretricio da parte delle colleghe, avrebbero in seguito segnalato quanto accadeva alla direzione per poi successivamente licenziarsi. 

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