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lunedì 27 febbraio 2012


Massaggi - Massaggio e oli essenziali

Il relax di un tocco terapeutico 

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Il massaggio è utilizzato per ottenere rilassamento, miglioramento della qualità o quantità del sonno, sollievo da dolori muscolari. La sua applicazione è una pratica comune a moltissime culture: quello europeo fu sviluppato nel XVIII sec. da Per Hendrik Ling, inventore del “massaggio svedese”. Questa tecnica molto vigorosa col tempo è stata modificata enfatizzandone gli aspetti psicologici e spirituali e rendendola più delicata, rilassante, fluente ed intuitiva di quella teorizzata da Ling. 

Oggigiorno sono molto diffuse anche numerose pratiche derivanti da radici diverse dal massaggio europeo, come la riflessologia, che attribuisce alle diverse aree della pianta del piede corrispondenze con vari organi e strutture corporee. Molto praticate sono anche le forme di massaggio tradizionale cinese (tuina) e giapponese (shiatzu), basate su principi che vedono il corpo animato da un’“energia” in grado di influenzare i diversi organi e le differenti funzioni. Ultimo arrivato in Italia, fra i massaggi “energetici” orientali, il “sea malay”, massaggio tradizionale indonesiano sviluppatosi a partire dal I sec. d.C..

Una singola seduta di massoterapia dura fra i 15 ed i 90 minuti. Durante la seduta il massaggiatore può raccogliere dati tramite la palpazione del paziente, utili per adattare il trattamento alle necessità individuali (come ad esempio il riscontro di aree di elevata tensione muscolare, su cui soffermarsi maggiormente). Le condizioni ideali di trattamento consistono nel porre il paziente svestito su di un lettino da massaggio, provvisto di un’imbottitura soffice ma consistente e di un foro per il viso. La stanza va mantenuta calda e tranquilla, talvolta con sottofondo musicale. In genere viene trattato tutto il corpo, adoperando dell’olio per facilitare lo scorrimento delle mani sul corpo del paziente. 

Il massaggio, nelle sue varie forme, è applicato soprattutto per gli effetti rilassanti, per trattare dolori muscolari, disturbi del sonno e stati ansiosi. E’ probabile che lo stesso contatto fisico svolga un’azione terapeutica, particolarmente nei pazienti che ne hanno carenza. Aiuta, inoltre, il paziente a sentire che ci si prende cura di lui: si sente maggiormente disposto al dialogo ed a toccare argomenti psicologici delicati, avendo diminuito il proprio stato d’ansia, sentendosi meglio con se stesso e riponendo maggior fiducia nel proprio medico.
Una tecnica aggiuntiva è l’“aromaterapia” e prevede l’applicazione, durante il massaggio, di alcune sostanze di derivazione vegetale, gli “oli essenziali”, cui viene aggiunto un olio di base che serve da lubrificante: tecnica impiegata sia nelle forme di massaggio europeo, che in quelle riflessologiche orientali. 
Gli oli sono utilizzati principalmente per il loro profumo, ma si presume abbiano un notevole spettro di proprietà terapeutiche, fra cui effetti positivi su circolazione, digestione, infezioni e ferite. L’effetto terapeutico verrebbe raggiunto mediante una combinazione fra quello farmacologico (dovuto alla penetrazione transcutanea) e i riflessi evocati dalle sensazioni olfattive provocate dalla sostanza stessa.
Gli oli essenziali sono un potente strumento terapeutico se usati in modo oculato, accorto, professionale e prudente. Il massaggio con aromaterapia può incrementare l’azione rilassante e sedativa, ma anche produrre, se non si selezionano adeguatamente i pazienti, gravi reazioni indesiderate. I soggetti a cute chiara non dovrebbero mai, soprattutto in primavera ed estate, usare oli essenziali, che vanno sconsigliati a chi allergico per contatto ai profumi.


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