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venerdì 24 febbraio 2012







CENTRI MASSAGGI CINESI


 News –  Prato, sequestrato centro massaggi

Denunciata la proprietaria, una cinese di 43 anni

Blitz della polizia e dei vigili urbani in un centro estetico pratese.
Nei guai una cinese di 43 anni. Il locale e' stato sottoposto a sequestro amministrativo
Ancora un altro centro estetico abusivo, l’ultimo in ordine di tempo sequestrato  Il solito centro estetico abusivo. L'ennesimo e' stato sequestrato nei giorni scorsi nel cuore della Chinatown pratese. Il centro estetico, sprovvisto di ogni autorizzazione, e' stato sottoposto a sequestro amministrativo. La titolare, una cinese di 43 anni, dovra' pagare una multa di 8.350 euro, anche perché pare che l'attivita' estetica venisse svolta senza alcun requisito professionale.

All'interno del locale, erano presenti diverse postazioni e tutto l'occorrente per i massaggi.
 

News-  Cinese il Centro Massaggi chiuso a Lucca

Mascherato da centro massaggi offriva ben altro alla clientela maschile

Un via vai di clienti solo ed esclusivamente uomini non poteva, alla fine, non suscitare qualche sospetto nei carabinieri. E' stato proprio questo fatto che ha dato il via alle indagini che hanno portato alla chiusura del Centro Estetico Rong Chang. Aperto circa 5 mesi fa, vantava una clientela di soli uomini ai quali offriva prestazioni di “esperte massaggiatrici” (questo il messaggio veicolato attraverso il sito) tutte cinesi, specializzate il massaggi orientali ma non solo visto l’esito dell’indagine che ha portato all’arresto da parte dei carabinieri, del gestore anch’esso di origine cinese e al sequestro del centro.

News –  Altra chiusura in “giallo”

Cassina De’ Pecchi, chiuso altro centro benessere cinese

Vi segnaliamo l’ennesimo fermo di attività di “centro benessere” gestito da una cinese, dove, pare, venissero effettuati trattamenti “extra listino” offerti a clienti di sesso maschile e che venivano eseguiti in locali secondari. Come già per altri centri in altre zone d’Italia, al termine di una lunga indagine i Carabinieri e la polizia locale hanno posto fine alle attività, quella ufficiale e quella ufficiosa.



News -23/02/12 Nuove norme a Torino e i massaggiatori cinesi sono in rivolta

Definite “razziste” le norme entrate in vigore nei giorni scorsi a Torino

Ad infervorarsi i proprietari dei centri massaggi cinesi, che si dicono pronti a scenderei n piazza contro il nuovo regolamento del Comune, che obbliga la categoria a rispettare le disposizioni sulle attività di estetica. Infatti, entro la data del 31 maggio p.v. gli esercizi di discipline orientali (45 nella sola città di Torino) dovranno seguire rigide norme di pulizia, avere obbligo di certificazioni di abilitazione di operatori e operatrici, a seconda dei vari trattamenti forniti dal centro e assumere come dipendente un responsabile tecnico: un estetista con qualifica abilitata alla professione e che dovrà essere presente nel centro per tutto l’orario di apertura (i centri massaggi cinesi di norma sono aperti ca. 80 ore la settimana, in caso contrario il centro sarà fuorilegge e per questo scatteranno le sanzioni amministrative previste, fino ad arrivare al fermo o alla chiusura dei centri.
Ovvia la reazione da parte dei proprietari dei centri cinesi, che non ci stanno a dove assumere un responsabile tecnico, e definiscono la regola, un imposizione “insostenibile dal punto di vista economico” e che “trasuda razzismo”, a spiegare quanto espresso la vicepresidente della Acemo (Associazine Centri Massaggi Cinesi), Francesca Casu Cavallo, che li rappresenta e che avrebbe dichiarato inoltre come il “…Comune abbia dato vita ad un regolamento scellerato e pieno di preconcetti e che ha dato retta ad un precedente parere della Regione, che iscriveva gli operatori del settore nelle due categorie di Estetica o Disciplina terapeutica”. A detta della vicepresidente dell’Acemo però, il massaggio cinese non appartiene a nessuna delle due categorie sopra citate, e conferma la determinazione di fare ricorso al Tar, per affermare che “ …il provvedimento comunale è ingiusto e discriminante e lede i diritti costituzionali nella scelta e libertà del lavoro”.
Detto che la delibera approvata dal Consiglio comunale è arrivata a seguito del previsto iter, ed interviene a modificare le norme per le attività di Acconciatore ed Estetista, principalmente nella parte inerente i massaggi, alle accuse di discriminazione sollevata dagli orientali, l’assessore Tedesco ha risposto dicendo che : “…questo provvedimento dimostra l’attenzione della città per la tutela della salute e dei diritti del consumatore, senza per questo limitare l’attività imprenditoriale”.
C’è da chiedersi come questa modifica, che obbliga i cinesi ad entrare nella categoria dell’estetica, venga recepita come “razzista”. In risposta la Casu Cavallo, non ha dubbi e dice:” Se i controlli riguarderanno solo i 45 centri di cui leggiamo dall’ordinamento comunale, è evidente che i soccombenti saranno solo i cinesi, mentre la delibera dovrebbe riguardare tutti gli operatori di discipline bio-naturali”
(fonte: http://www3.lastampa.it/torino/sezioni/cronaca/articolo/lstp/443357/)

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