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lunedì 23 gennaio 2012



L'ABBRONZATURA.

Premesse

L'esposizione al sole o alle lampade invecchia la pelle... su questo non c'e' alcun dubbio, per cui, meno ti esponi al sole, meno rovini la pelle.  "Purtroppo" il pallore della pelle non giova  ne'  alla bellezza e ne' all'idea che si fanno gli altri della nostra salute: Ti fai una lampada, esci, e chiunque incontri ti dice "Ti trovo bene"...  se poi sono due giorni che non dormi e hai l'influenza va' bene lo stesso :))))

Un colore quantomeno non pallido e' indispensabile per un "bell'aspetto" per cui "ci tocca". La "corretta gestione" della questione ci impone però di evitare di voler tenere costantemente un colore troppo scuro se la carnagione naturale e' molto chiara perchè ci espone ad una assurda accelerazione dell'invecchiamento della pelle. Insomma cerchiamo un equilibrio corretto costi/benefici dove il costo e' l'invecchiamento della pelle e il beneficio e' l'essere più "belli".


Sole o lampade?

Si e' letto e sentito di tutto sulle lampade e molte persone sono quantomeno disorientate.

Proviamo a fare chiarezza partendo dalla seguente affermazione: posto che comunque l'esposizione agli ultravioletti non fa' bene alla pelle, la "lampada" fa comunque molto meno male del sole a parità di abbronzatura.

Vorrei evitarti una lunga teoria sulle onde e radiazioni ma credo che almeno quattro cose sia utile che tu le sappia. La radiazione che stimola l'abbronzatura e' la "ultravioletta" che e' una parte della radiazione emessa dal sole. Nell'ambito degli ultravioletti distinguiamo le bande A,B e C.  I raggi compresi nella banda definita A sono i responsabili della abbronzatura e non sono in grado di causare ne' scottature ne' ustioni cosa di "competenza" di quelli compresi nella banda definita B.   Durante l'esposizione al sole ti metti delle creme chiamate "filtri solari" (  quelle funzionano, usale! :))) che servono proprio a lasciare passare i raggi A e bloccare i B e i C.

Nelle lampade tale funzione e' espletata dal "filtro" Ovvero la luce generata dalla lampada e' UV a spettro completo, poi il filtro blocca le componenti B e C cercando di essere il più possibile trasparente alle A. Tale filtro e' assolutamente molto più efficace delle creme solari per cui e' possibile irradiare più raggi A diminuendo al minimo gli altri. Va da sé che, a parità di irradiazione di raggi A,  le lampade facciano molto meno male del sole.  N.B. Tutte quelle storie che sentivi in giro anni fa' tipo "In quel centro le lampade fanno male perché  non cambia i filtri" sono ancora tutte balle. I filtri delle lampade non sono soggetti a degrado. L'unica cosa che si degrada e' la fonte di luce (lampadina o tubo) che con il tempo produce meno ultravioletti, quindi, casomai, fa' meno male.

Limitare il più possibile l'esposizione alle bande B e C e' importante e va ben gestita. Facendo, ad esempio, una serie di calcoli sui flussi (non ti preoccupare non mi sogno di riportarli qui! :))))  sono arrivato alla conclusione che il bagnante medio che va' al mare per venti giorni e torna "nero" , sia pure impiegante creme protettive, si espone a una quantità di raggi delle bande B e C  paragonabili a quelli che subisco io mantenendo una abbronzatura media tramite lampada ad alta pressione per tutto l'anno.


Lampade: alta pressione, bassa pressione,"lettini" e "docce".

Facciamo un po' di chiarezza perchè il mercato come al solito tende ad aumentare la confusione per poterti "fregare" il più possibile.

I tipi di generatori di raggi ultravioletti sono due: alta pressione e bassa pressione. Semplificando il più possibile le lampade ad alta pressione sono quelle dove noti una o più grosse lampadine innestate in uno o più  riflettori con davanti uno o più vetri come le seguenti: 


 lampalta.jpg (18656 byte)        


Le lampade a bassa pressione sono costituite da uno o più tubi luminosi, esteticamente identici ai tubi al neon che si usano per l'illuminazione come le seguenti:

lamptubi.jpg (11339 byte)   

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